Arcieri
Costo di reclutamento | 250 | |
Costi di mantenimento | 70 | |
Danno proiettili | 35 | |
Portata | 125 | |
Colpi al minuto | 6 | |
Munizioni | 15 | |
Attacco corpo a corpo | 8 | |
Danno arma | 24 | |
Bonus di carica | 3 | |
Difesa corpo a corpo | 12 | |
Armatura | 10 | |
Salute | 45 | |
Morale di base | 25 |
Abilità
- Resistenza alla fatica
- Nascondersi (boscaglia e foresta)
- Tiro infuocato
Punti di forza e punti di debolezza
- Gittata lunga
- Cadenza di tiro media
- Danno buono ma penetrazione dell’armatura bassa
- Molto debole nel corpo a corpo
- Morale molto scarso
Descrizione
Nonostante la tecnica militare dell’uso dell’arco non fosse ben insegnata nel mondo greco, da Creta uscirono eccellenti arcieri, in grado di vendere il proprio servizio al compratore che offriva di più, in veste di mercenari. Gli arcieri cretesi scoccavano frecce dalle punte di bronzo da pesanti archi di legno, e avevano anche gli scudi con sé, che li rendevano ancora più abili negli scontri corpo a corpo, caratteristica molto allettante per i generali, inclini a reclutare mercenari per le loro campagne. Il loro maggior momento di successo arrivò quando Alessandro Magno reclutò i Cretesi direttamente nel suo esercito, per supportare la sua imbattibile falange. Guidati da Clearco, 500 Cretesi accompagnarono la falange macedone nella Battaglia del Granico, piegando la superiorità numerica dei Persiani, permettendo ad Alessandro, di conseguenza, di vincere. Mentre i Romani non avevano mai utilizzato gli arcieri nelle loro forze, dopo la conquista della Grecia iniziarono a inserire i soldati cretesi in veste di truppe ausiliarie dell’esercito. Combatterono nella campagna in Gallia di Cesare, contro Vercingetorige, dove quest’ultimo radunò i migliori arcieri che le tribù potessero consegnargli, per difendersi dai Cretesi.