Cavalleria tarantina

Costo di reclutamento 560
Costi di mantenimento 110
Danno proiettili 32
Portata 80
Colpi al minuto 8
Munizioni 7
Attacco corpo a corpo 18
Danno arma 24
Bonus di carica 11
Difesa corpo a corpo 36
Armatura 60
Salute 80
Morale di base 50
Punti di forza e punti di debolezza
  • Gittata corta
  • Cadenza di tiro rapida
  • Movimento veloce
  • Danno e penetrazione dell’armatura molto buoni
  • Scudo grande
  • Molto debole nel corpo a corpo
  • Morale scarso
Descrizione

La città di Taranto, nella Magna Grecia, possiede una ricca storia. Fondata nel 706 a.C. con il nome di Taras, divenne dimora dei Parteni, gli Spartani esiliati a causa del loro sangue impuro. Fortunatamente, la colonia riuscì ad allevare superbi cavalli da guerra, e la reputazione dei suoi guerrieri crebbe. La cavalleria tarantina poteva essere ben coniugata con una falange lenta, in quanto forniva uno schermo difensivo flessibile e rapido ai fianchi più esposti degli opliti. I Tarantini erano molto adatti a questo ruolo, e inoltre, vi era un crescente bisogno di mercenari negli eserciti della sfera ellenica, perciò divennero sempre più ambiti. Alcune testimonianze del III secolo a.C. suggeriscono che la parola “tarantino” non indicava più soltanto una persona proveniente da Taranto, ma si riferiva anche alle tattiche e alle armi utilizzate da queste unità piuttosto che alla sua origine geografica.