Giovani spartani
Costo di reclutamento | 280 | |
Costi di mantenimento | 70 | |
Attacco corpo a corpo | 18 | |
Danno arma | 26 | |
Bonus vs grandi unità | 15 | |
Bonus di carica | 18 | |
Difesa corpo a corpo | 41 | |
Armatura | 55 | |
Salute | 50 | |
Morale di base | 40 |
Punti di forza e punti di debolezza
- Unità difensiva media
- Danno basso ma penetrazione dell’armatura media
- Attacco debole
- Morale scarso
Descrizione
Temprati da anni di addestramento nell’agoghé, i giovani spartani venivano trasformati pian piano in guerrieri sin dall’età di sette anni, fino a diventare, da adolescenti, paidiskoi, o riserve spartane. Venivano separati dalle loro madri e affrontavano la prima fase dell’addestramento come paides, vivendo tutti insieme in una delle sale mensa dei sissizi spartani. Qui, venivano addestrati e si esercitavano insieme, imparando dai più grandi, ed erano malnutriti di proposito, per rafforzarli e abituarli alla fame, e per insegnargli a ingegnarsi per sopravvivere. Per lo stesso motivo, venivano privati anche dei vestiti, e indossavano solo un mantello rosso, ogni anno. Questo portava i ragazzi a rubare; erano puniti duramente se colti sul fatto, non per aver derubato gli schiavi iloti, ma per essersi fatti sorprendere. All’età di diciotto anni, diventavano paidiskoi, e si univano all’esercito per due anni, col ruolo di riservisti. Erano armati di lancia e hoplon degli opliti e, con della stoffa come armatura, andavano a supportare gli uomini spartani in battaglia. Un gruppo di pochi scelti, inoltre veniva iniziato alla krypteia, un’organizzazione segreta che doveva spiare, derubare e uccidere gli iloti. Ogni autunno aveva luogo una dichiarazione di guerra contro la popolazione ilota, che legittimava a tutti gli effetti l’attività della krypteia. La dichiarazione era considerata una prova di abilità e anche un mezzo necessario per mantenere la sottomissione degli iloti.