Rorarii
Costo di reclutamento | 200 | |
Costi di mantenimento | 60 | |
Attacco corpo a corpo | 13 | |
Danno arma | 25 | |
Bonus vs grandi unità | 20 | |
Bonus di carica | 11 | |
Difesa corpo a corpo | 54 | |
Armatura | 45 | |
Salute | 45 | |
Morale di base | 30 |
Punti di forza e punti di debolezza
- Unità difensiva media
- Danno basso ma penetrazione dell’armatura media
- Attacco debole
- Morale scarso
Descrizione
L’espressione latina “rem ad triarios redisse”, lett. “essere ridotto ai triarii”, significava combattere fino alla fine. I veterani triarii si trovavano nella terza linea, dietro gli hastati e i principes, ed erano impiegati solo quando l’esercito era sulla via della sconfitta. Tuttavia, questo celebre modo di dire escludeva il numerosissimo rango dei rorarii, che si trovavano dietro i triarii e, quando schierati, costituivano l’estrema linea difensiva. La storia non fornisce molti dettagli circa il ruolo di questi soldati; pare fossero armati di lance e scudi e considerati fanteria leggera. Venivano impiegati come schermagliatori di riserva, come supporto di tiro alla fanteria pesante, o forse riempivano i varchi lasciati tra le linee dei triarii. Si pensa che i rorarii provenissero dai ceti popolari romani più poveri, ed erano uomini giovani e con poca esperienza. Può darsi che appartenessero al sistema di falangi di stile romano. Al tempo della Seconda guerra punica, i rorarii furono sostituiti dai veliti.