Circus Maximus

Costo 15,300
Costo di riparazione 6,120
Costo di riparazione se in rovina 12,240
  • Editto Panem et circenses: +30% alla ricchezza generata dagli istituti culturali
  • Editto Raccolta delle tasse: +4 all’ordine pubblico derivante dalla raccolta delle tasse
  • +5% al morale della cavalleria dopo il reclutamento (tutte le province)
  • 160 alla ricchezza derivata dall’intrattenimento (cultura)
  • +30 all’ordine pubblico per turno
Catene di edifici (Roma (Cesare in Gallia), Roma (Annibale alle porte), Roma di Lepido (Emperor Edition), Roma di Marco Antonio (Emperor Edition), Roma di Ottaviano (Emperor Edition), Roma di Pompeo (Emperor Edition))
Catene di edifici (Roma)
Descrizione

All’apice della sua popolarità, il Circo Massimo offriva circa 150 000 posti a sedere, ma era comunque insufficiente perché tutti i Romani potessero partecipare. Qui l’intrattenimento toccava punte altissime. Situato in una valle naturale, il Circo diventò sinonimo di corse coi carri, ma veniva utilizzato per ogni tipo di “ludi”, ovvero i giochi, spesso durante le celebrazioni religiose. In maniera simile alle moderne Olimpiadi, questi giochi venivano sponsorizzati da ricchi esponenti della società romana che cercavano di superarsi a vicenda nella grandezza degli eventi. Insieme alle corse coi carri, si tenevano anche gare di pugilato, lotta, combattimenti tra gladiatori, gare di atletica, recite, rappresentazioni e perfino scontri tra elefanti.

Lo stesso Circo Massimo fu ricostruito diverse volte, per ingrandirlo, per renderlo più sicuro per gli spettatori e, in seguito, di nuovo più pericoloso ed emozionante: Giulio Cesare, infatti, ordinò la costruzione di un fossato a protezione degli spettatori, ma in seguito, Nerone lo fece riempire così da portare l’azione ancora più vicina agli spettatori!

Richiede
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Risorse
Abilita
Guarnigione locale
Disponibilità della fazione