Latifundium

Costo 2,400
Costo di riparazione 960
Costo di riparazione se in rovina 1,920
  • Editto Panem et circenses: 2 al cibo
  • +3% al reintegro delle unità
  • 90 alla ricchezza derivata dalle attività agricole (agricoltura)
  • 15 al cibo
  • -10 all’ordine pubblico per turno (squallore)
Catene di edifici (Roma, Roma (Cesare in Gallia), Roma (Annibale alle porte), Roma di Lepido (Emperor Edition), Roma di Marco Antonio (Emperor Edition), Roma di Ottaviano (Emperor Edition), Roma di Pompeo (Emperor Edition))
Descrizione

Fuori dalle città, nel mondo antico, la maggior parte delle persone aveva uno stile di vita frugale, basato sull’agricoltura. Le colture principali includevano cereali, come grano e orzo, e frutta, come mele, prugne, ciliege e, soprattutto, ulivi, piantati ovunque si potesse farlo. Molte fattorie erano delle imprese a gestione familiare ma, con l’allargarsi delle città, cresceva anche la domanda di derrate agricole.

A dispetto della crescita dei prezzi, la sopravvivenza dei piccoli contadini era difficile. I Romani più ricchi compravano vaste aree e creavano imponenti tenute, o “latifundia”, per aumentare la produzione. Si utilizzava il lavoro degli schiavi e l’irrigazione veniva garantita da canali e piccole riserve. Lo scrittore Plinio, a un certo punto, affermò che i latifondi fossero la rovina dell’Italia e delle sue province.

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