Mercante di vino
Costo | 1,700 |
Costo di riparazione | 680 |
Costo di riparazione se in rovina | 1,360 |
- +10% alla ricchezza derivata dalla cultura
- +6% alle entrate provenienti dalle tariffe degli accordi commerciali
- 80 alla ricchezza dal commercio locale
- +1 all’ordine pubblico per turno
- -1 al cibo
Descrizione
I Romani amavano il vino e lo bevevano tutti i giorni. Il suo commercio crebbe con l’Impero e divenne un’attività imponente. I mercanti lo portavano dall’Italia, dalla Spagna, dalla Grecia e dalla Gallia in tutte le parti dell’Impero, utilizzando le anfore stipate sulle navi. Il trasporto via mare era fondamentale, perché più economico: costava meno importare il vino dalla Spagna che prendere quello dei vigneti locali, dal momento che questo andava trasportato usando le strade.
Nel momento di maggiore attività, venivano esportate annualmente 40 000 anfore dall’Italia alla Gallia e si stima che fossero bevuti 500 000 litri al giorno nella sola Roma!
Il Foro Vinario era a tutti gli effetti il più grande negozio di vini del mondo antico. Il vino veniva prodotto con il lavoro degli schiavi, sia nella campagna italica, sia nelle terre conquistate. Si noti che i Romani erano agevolati, per tutta la durata dell’Impero, dal clima caldo che favoriva la viticoltura in molte terre del nord.