Scuola eleatica

  • +12% alla ricchezza derivata dall’apprendimento (cultura)
  • +6% alla pressione fiscale
Descrizione

Gli eleati rifiutavano l’evidenza empirica e l’esperienza dei sensi, a favore della chiarezza e della logica come criteri della verità. La scuola eleatica fu fondata all’inizio del V sec. a.C. da Parmenide di Elea, uno studioso presocratico nell’antica Grecia le cui filosofie attirarono molti seguaci, tra cui Zenone di Elea e Melisso di Samo. Zenone amava confondere gli interlocutori con la reductio ad absurdum, la dimostrazione per assurdo, in cui partendo da un’ipotesi si giungeva a una conclusione assurda per dimostrare l’inefficacia dell’assunto originale. Uno dei paradossi più famosi è quello di Achille e la tartaruga, secondo cui con un vantaggio di 100 metri, in una gara, la tartaruga vincerà sempre. Zenone sosteneva che, per poter recuperare, Achille dovesse prima raggiungere il punto in cui la tartaruga aveva cominciato, ma una volta giunto lì, la tartaruga sarebbe stata più lontana e Achille avrebbe dovuto recuperare terreno ancora una volta, e così via. Secondo questo principio, Achille non avrebbe mai vinto. Sebbene i paradossi di Zenone sfiorassero l’assurdo, l’idea generale degli eleati era quella di promuovere una discussione su ciò che si può osservare e dimostrare. Ciò influenzò le filosofie degli studiosi greci successivi, anche se la scuola di pensiero eleatica fu pian piano scartata.

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