Mercato degli schiavi

Costo 11,500
Costo di riparazione 4,600
Costo di riparazione se in rovina 9,200
  • +20% alla ricchezza derivata dall’agricoltura
  • +20% alla ricchezza derivata dalle attività produttive
  • Riduce il declino della popolazione in schiavitù
  • +50% alla ricchezza generata dagli schiavi
  • 250 alla ricchezza dal commercio locale
  • -8 all’ordine pubblico per turno (squallore)
Catene di edifici (Egitto (Emperor Edition))
Catene di edifici (Atene, Cartagine, Cartagine (Annibale alle porte), Epirus, Macedoni, Massilia (Colonie del Mar Nero), Pontus, Sparta)
Catene di edifici (Siracusa (Annibale alle porte))
Catene di edifici (Cimmeria (Colonie del Mar Nero))
Catene di edifici (Colchide (Colonie del Mar Nero))
Catene di edifici (Pergamon (Colonie del Mar Nero))
Catene di edifici (Aegyptus)
Catene di edifici (Siracusa)
Descrizione

Gli schiavi facevano parte della vita quotidiana della società ellenica e si trovavano ovunque. Si occupavano di tutto, dal massacrante lavoro nei campi e nelle miniere alla gestione delle casse. Si pensa che nel V secolo a.C. vi era uno schiavo per ogni uomo libero, nella “democratica” Atene. Persino chi viveva in condizioni modeste possedeva almeno uno schiavo che svolgesse i compiti più umili.

Gli schiavi erano la linfa vitale dell’economia dell’Ellade e il loro commercio era considerato totalmente necessario e giustificato. La maggior parte degli schiavi veniva catturata durante la guerra, mentre altri nascevano già in condizioni di schiavitù, soprattutto in Egitto. Tuttavia, non potevano essere distinti né dall’aspetto né dal colore della pelle. Chiunque poteva essere uno schiavo, persino un Greco proveniente da un’altra città. Molti venivano semplicemente comprati da commercianti che li avevano presi da altri Stati lontani. Il prezzo variava molto, e gli schiavi giovani, sani e attraenti valevano fino a venti volte di più di quelli più anziani e deboli.